In migliaia a Taranto vecchia per il Buskers Festival

In migliaia a Taranto vecchia per il Buskers Festival

Valorizzazione del patrimonio storico e culturale, rinascita urbanistica e sociale, promozione turistica, identità, indotto economico. E, su tutto, il risultato straordinario di migliaia e migliaia di presenze che, ieri sera, hanno animato la città vecchia di Taranto. Giovani, famiglie, residenti e turisti: un successo senza precedenti per il Taranto Buskers Festival che rientra nella più ampia progettualità del Taranto Grand Tour che, ormai da due anni, sta portando avanti iniziative mirate che mettono in rete i molteplici attrattori. Nato dall’intuizione e dal coraggio di un gruppo di operatori culturali professionisti, animati dalla volontà di restituire l’immagine più bella della città, si caratterizza per una progettualità miratadove i singoli eventi sono parte di un progetto integrato.

Vicoli e piazzette invasi di gente, locali pieni, botteghe aperte sino a tardi, luoghi di cultura fruibili in via straordinaria e che, in molti (anche tarantini), non avevano mai visto prima. Sui loro volti, la sorpresa di una città vecchia così viva, aperta, accogliente, attrattiva. Ma anche l’orgoglio dell’appartenenza. E poi i turisti, tanti, che hanno potuto scoprire il lato più bello di Taranto, quello che si riappropria della sua storia e prova a costruire un futuro. Diverso e sostenibile. Insieme per una rinnovata coscienza identitaria.

L’evento, prodotto dal Taranto Grand Tour, è stato ideato per valorizzare un centro storico dalle enormi potenzialità, rappresentando al contempo uno stimolo al coinvolgimento della comunità locale. La manifestazione, realizzata dal basso, è stata autofinanziata. Co-organizzatore il Comune di Taranto, patrocinio di Confcommercio Taranto.

Ecco allora qualche numero: 27 postazioni di spettacoli, 45 artisti che si sono esibiti in contemporanea, intrattenimento dalle 19 all’una di notte. Un’esperienza immersiva e un’offerta trasversale tra musica e arti di strada e, in quelle stesse ore, la possibilità di scendere nel cuore di Taranto, complice il circuito degli ipogei, visitare gratuitamente luoghi come palazzo D’Aquino o la chiesa di Sant’Andrea degli Armeni, farsi accompagnare da guide abilitate grazie al ticket integrato del Taranto Grand Tour con gli attrattori MuDi, Palazzo Amati e Ketos, Museo Maria D’Enghien.

Un viaggio tra passato e presente, partendo dalla storia della città vecchia, con una stratificazione culturale che risale ai tempi della Magna Grecia. Ecco allora che il Taranto Grand Tour permette proprio di riscoprire e valorizzare questo patrimonio. Senza snaturarlo, ma con un grande rispetto per la tradizione, la gente, i luoghi.

Redazione
redazione@studio100.it