22 Apr Taranto, il futuro è adesso! Ripartire subito per amore della città
Con aprile ormai prossimo a volgere al termine, lo sport tarantino ed in particolar modo il calcio restano in attesa di risposte sul futuro che però tardano ad arrivare.
La possibilità di gestire il vantaggio temporale accumulato “grazie” l’estromissione dal campionato giunta ad inizio marzo, e di programmare finalmente con progettualità e lungimiranza quello che sarà il domani, sembrano essere messe a serio repentaglio dall’impossibilità di procedere.
In questo senso però, davvero difficile appare affibbiare le responsabilità di tale spreco a chiunque abbia manifestato fattivamente (vedi la Fondazione di Massimo Ferrarese, ndr) o soltanto pensato, di investire nel futuro del pallone a tinte rossoblu, che davanti alle intenzioni buone o meno, trova un muro di natura burocratica.
Per poter guardare finalmente avanti dopo la pagina più buia della storia del calcio tarantino però, serve ancora fare i conti con un passato che di fatto, blocca la nascita di un nuovo soggetto.
Lo stallo deriva dai postumi di quello che è stato l’ultimo Taranto Calcio, congedatosi (si spera) dalla città con la vergognosa cacciata dal campionato di terza serie nazionale e la conseguente umiliazione a reti unificate, ma che senza il fallimento resta vivo e che paradossalmente nonostante lo scollamento ormai totale con la città, potrebbe (provare) a ripartire dalla D con il fardello della penalizzazione.
Al netto di ogni ragionamento legato ad eventualità più o meno remote o ad accanimenti terapeutici che in alcun modo finirebbero col giovare ad una piazza stanca delle solite logiche, tocca svoltare finalmente, grazie all’interesse vero e non condizionato di tutti gli attori operanti nel territorio, nell’ottica della salvaguardia del bene di una collettività, che se anche dall’inferno dell’Eccellenza, sia chiaro campionato da vincere subito senza sé e senza ma, merita di tornare a sentire il cuore battere i colori della propria città.
