Protesta degli operatori del cinema contro la tax credit

Protesta degli operatori del cinema contro la tax credit

Il mondo del cinema insorge contro il tax credit voluto dal governo Meloni,  che agevolerebbe le grandi produzioni a discapito delle piccole.

Oggi alle 18.00 a Bari, in largo Giannella, verrà allestito un vero e proprio set ma nessuno, in segno di protesta, girerà scene.

Le parole di Gigi Piepoli, portavoce del Comparto Audiovisivo e Cinema Auto Organizzato per la Puglia.

 

 

Di seguito il comunicato stampa del  Comparto Audiovisivo e Cinema Auto Organizzato Puglia, in cui si  annuncia una manifestazione.

“Le lavoratrici e i lavoratori del cinema pugliese si riuniranno per dare vita a un vero set cinematografico, completo di tutte le componenti tecniche e artistiche di una troupe.
Tuttavia, in questo set, nessuna macchina da presa sarà accesa, nessun attore reciterà, nessun tecnico si muoverà: tutto rimarrà immobile.

Questo sit-in simbolico è una protesta contro la recente riforma dei decreti sul Tax Credit, firmati dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e voluti dal governo Meloni e una
denuncia della situazione di stallo che va a vanti da diversi mesi con gravi ritardi della riforma della cd. legge cinema. Tali ritardi hanno portato al quasi blocco del lavoro
regionale e nazionale causando un grosso danno erariale e il depauperamento dei risparmi dei singoli operatori del settore.

La riforma Tax Credit rischia di tagliare fuori le piccole e medie produzioni, mettendo a serio rischio l’occupazione nel settore audiovisivo, soprattutto in regioni come la Puglia, dove il cinema indipendente e le produzioni locali rappresentano una parte vitale dell’economia e della cultura. Oltre al rischio occupazionale immediato, si fa strada tra i lavoratori del cinema una crescente angoscia per il futuro. A causa della drastica riduzione delle opportunità di lavoro già quest’anno, molti professionisti hanno perso un intero anno previdenziale, con gravi conseguenze sulle loro pensioni future e sulla stabilità economica delle loro famiglie.

Questa situazione rende ancora più urgente una revisione delle politiche governative e l’apertura di tavoli di confronto con le maggiori associazioni di categoria.
Il sit-in si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su una problematica che non riguarda solo i lavoratori del settore, ma anche l’identità culturale e la vitalità
economica della Puglia”.

Redazione
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