29 Nov Oggi anche a Taranto lo sciopero generale contro la manovra
Sanità, giustizia, trasporto pubblico, scuola, pubblica amministrazione, fabbriche.
Oggi buona parte dell’Italia si ferma per scioperare contro la manovra del governo Meloni, indetta da Cgil e Uil.
Anche Taranto partecipa alla protesta con un corteo per le vie del borgo umbertino, concluso in piazza Maria Immacolata. Da Acciaierie d’Italia al porto, dalla delocalizzazione della Hiab di Statte, a Leonardo, tante le vertenze del mondo del lavoro a cui si aggiungono i temi della sanità e del lavoro precario.
«Le ricadute della manovra – ha spiegato nei giorni scorsi Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia – saranno pesanti soprattutto in territori come i nostri, attraversati da povertà salariale, lavoro precario, gender gap occupazionale tra i più alti d’Europa, debolezza dei settori produttivi, investimenti sulla sanità a partire dal personale medico e infermieristico. Dove i giovani continuano a emigrare in cerca di un lavoro dignitoso, e gli 850mila lavoratori e lavoratrici dei settori privati vivono mediamente con poco più di 1100 euro netti al mese a causa di lavoro intermittente e stagionale. Ci sono tutte le ragioni per scioperare contro un Governo che non fa nulla per sostenere chi vive di lavoro e pensioni, e in più rischia di toglierci diritti costituzionali come la sanità e la scuola pubblica».
Marina Luzzi ne hanno parlato con Davide Sperti, segretario generale Uilm Taranto